Buongiorno,

in seguito alle recenti novità riguardanti la nuova Legge di Stabilità 2020 facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento detrazioni fiscali e bonus vari.

Buona lettura!

La Legge di Bilancio 2020 contiene la proroga per un altro anno per quanto riguarda:

  • Bonus Mobili con detrazioni fiscali al 50%;
  • Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico sia al 50% che al 65%;
  • Bonus ristrutturazioni al 50% e infine il Bonus Verde, con detrazioni fiscali del 36%.

Bonus ristrutturazioni

Il bonus ristrutturazioni è un agevolazione fiscale che spetta sugli interventi di ristrutturazione edilizia.

Si ha la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96.000,00€, suddividendo l’importo totale della detrazione spettante in 10 rate annuali di pari importo, la prima quota detraibile del bonus ristrutturazioni parte dall’anno successivo a quello delle spese.

Il contribuente che vuole accedere al bonus ristrutturazioni deve effettuare il pagamento delle spese mediante bonifico bancario o postale riportando l’apposita dicitura.

 

Il bonus è stato prorogato per un ulteriore anno, fino al 31/12/2020 sarà possibile usufruire delle agevolazioni, mentre dall’01/01/2021 la detrazione passerà al 36% con un limite massimo di 48.000,00€.

La legge di bilancio 2020 non ha modificato le modalità, pertanto la procedura resta uguale a quella dei scorsi anni, ricordiamo però la documentazione di conservare in caso di controllo da parte dell’Agenzia dell’Entrate:

  • Ricevute di pagamento IMU;
  • Domanda di accatastamento dell’immobile;
  • Per i lavori nei condomini conservare la delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori e la relativa tabella della ripartizione delle spese;
  • La dichiarazione con il consenso all’esecuzione dei lavori;
  • Concessioni e autorizzazioni allo svolgimento dei lavori o dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà indicante data di inizio lavori e compatibilità con le spese ammesse al “ Bonus Ristrutturazioni “;
  • Ricevuta di invio della comunicazione ENEA.

Ricordiamo inoltre che per alcuni interventi di ristrutturazione è scattato l’obbligo di comunicazione ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.

 

Ma come bisogna pagare i lavori di ristrutturazione?

Il contribuente per usufruire del bonus deve pagare i lavori di ristrutturazione, come citato poc’anzi, con bonifico parlante, ovvero tramite bonifico bancario o postale, indicando i seguenti dati:

  • Causale del versamento: per i lavori edili ad esempio va indicato la norma “ articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;
  • Codice fiscale del beneficiario;
  • Codice fiscale o partita IVA della ditta esecutrice dei lavori.

Per quanto riguarda i condomini invece:

  • Causale del versamento: per i lavori edili ad esempio va indicato la norma “ articolo 16-bis del Dpr 917/1986”;

Dopo necessitano i seguenti documenti con i relativi codici fiscali:

  • beneficiario;
  • Codice fiscale o partita IVA della ditta esecutrice dei lavori.
  • Codice fiscale del condominio;
  • Documenti e codice fiscale dell’amministratore o del condominio che effettua il pagamento.

N.B. Nel bonifico ristrutturazione, vanno indicate anche tutte le persone che sostengono la spesa e che di conseguenza vogliono usufruire della detrazione fiscale.

Bonus mobili

Il bonus mobili è un agevolazione che consente di beneficiare della detrazioni IRPEF del 50% delle spese in 10 anni fino ad un massimo di 10.000,00€ per l’acquisto di nuovi arredi, mobili ed elettrodomestici.

Un requisito fondamentale è che la ristrutturazione dell’immobile non deve essere antecedente al 2018, le modalità di pagamento, secondo un comunicato dell’Agenzia dell’Entrate nella circolare 7/E/2016, avviene sempre tramite bonifico parlante, bonifico bancario o postale ordinario, carte di credito o di debito riportando l’apposita dicitura.

Ricordiamo che il bonus mobili cammina di pari passo al bonus ristrutturazioni, in quanto il primo senza il secondo non può essere utilizzato, inoltre la normativa non prevede che ci sia una correlazione fra i mobili e l’ambiente ristrutturato, pertanto sarà possibile ristrutturare il bagno e acquistare i mobili per il salone.

Quali sono le spese ammesse?

  • Mobili;
  • Grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ e A per i forni, ad esempio lavastoviglie, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugatrici, forni, piastre riscaldanti elettriche per la cottura dei cibi ecc..
  • Arredi, ad esempio tavoli, sedie, divani, illuminazione, materassi, letti, armadi ecc..
  • Arredi condominio, ad esempio appartamento del portiere, guardiole ecc..

Bisogna conservare per 10 anni la seguente documentazione:

  • Le fatture relative alle spese effettuate;
  • La ricevuta del bonifico o carte di debito, credito o rata finanziamento;
  • La dichiarazione di ristrutturazione oppure un titolo abilitativo comunale in cui risulti la data di inizio lavori o ancora una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
detrazioni fiscali

Ecobonus 2020

L’ecobonus è un agevolazione fiscale prevista per tutti coloro che devono realizzare interventi di riqualificazione energetica, è valido per le abitazioni, uffici, negozi, capannoni, condomini ecc..

Se l’agevolazione viene richiesta da un privato la detrazione avverrà dall’Irpef, in caso di società, dall’Ires.

La percentuale massima di detrazione è il 65% per alcuni interventi, ma vediamo il tetto di spesa massima previsto dall’Ecobonus 2020:

  • € 100.000,00 per le opere di riqualificazione energetica di edifici esistenti;
  • € 60.000,00 finestre, infissi e per interventi sull’involucro di edifici esistenti, interventi su pareti;
  • € 60.000,00 per la realizzazione di pannelli solari;
  • € 30.000,00 in caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

 

Ci sono alcune modifiche che riguardano l’Ecobonus 2020, in particolare le detrazioni fiscali inerenti gli infissi e le caldaie, vediamo quali:

  • In caso di sostituzione di infissi e schermature la detrazioni fiscali scendono al 50%;
  • Mentre in caso di sostituzione di una caldaia ( LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO ) spettano le seguenti detrazioni fiscali:
  1. Detrazione del 65% se si installa una caldaia a condensazione in classe A contestualmente ha un sistema di termoregolazione evoluto;
  2. Detrazione del 50% se si installa una caldaia a condensazione in classe A;
  3. Non spettano detrazioni fiscali se si installano caldaie inferiori alla classe A.

Un altro fattore importante riguarda le spese per il risparmio energetico, esse possono essere fruite anche dai familiari conviventi del soggetto che possiede l’immobile oggetto dell’agevolazione, figli, coniuge ecc. a patto che quest’ultimi sostengano le spese per la realizzazione dei lavori.

Diversamente, nei casi in cui parliamo di opere realizzate su edifici che risultano essere immobili strumentali all’attività d’impresa la spesa non sarà riconosciuta se sostenuta da familiari, anche se conviventi.

 

Gli interventi che rientrano nell’Ecobonus sono:

  • Interventi di riqualificazione energetica, purché si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo;
  • Interventi su edifici esistenti, coperture, pavimenti, infissi, finestre, schermature, per quest’ultime tre voci le detrazioni fiscali scendono al 50%;
  • Realizzazione di impianti solari per la produzione di acqua calda sia sanitaria che tecnica, anche in ambito industriale;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia, oppure pompe di calore ad alta efficienza, sostituzione vecchi scaldabagni con scaldacqua a pompa di calore.

Oltre alle spese relative alla fornitura dei materiali sono ammesse anche le spese per l’installazione, opere murarie e prestazioni professionali per l’ottenimento della certificazione energetica.

 

Le modalità restano invariate, per cui si potrà detrarre la spesa sempre in 10 anni, un volta conclusi i lavori bisognerà presentare una specifica documentazione:

  • Certificazione energetica dell’edificio, non è richiesta nei casi in cui si installano sistemi solari, pompe di calore, caldaie, infissi, impianti geotermici, mentre nei casi in cui necessita la certificazione energetica e la scheda informativa devono essere inviate telematicamente all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori;
  • Scheda informativa degli interventi realizzati;
  • Attestazione di corrispondenza dell’intervento hai requisiti indicati dalla legge.

I pagamenti dovranno avvenire sempre tramite bonifico bancario o postale, mentre in caso di controllo da parte dell’Agenzia dell’Entrate bisognerà conservare i seguenti documenti:

  • Asseverazione del tecnico abilitato;
  • Prova dell’avvenuta trasmissione della documentazione all’ENEA;
  • Ricevute dei bonifici effettuati;
  • Fatture e ricevute fiscali riguardanti le spese sostenute per la riqualificazione energetica;
  • Per i condomini, tabella millesimale di ripartizione delle spese e copia della delibera assembleare;
  • Documento iscrizione al catasto dell’immobile o richiesta di accatastamento, oppure copia F24 IMU;
  • Per gli interventi effettuati dall’affittuario/usufruttuario conservare la dichiarazione di consenso all’intervento da parte del proprietario.

Bonus verde

Il bonus verde è un agevolazione che consente di detrarre il 36% fino ad un massimo di 5.000,00€ sempre in 10 anni per chi effettua lavori di sistemazione del verde.

Vediamo alcuni esempi:

  • aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di qualsiasi tipo, terrazzi, giardini, balconi;
  • recupero del verde di giardini di interesse storico;
  • fornitura piante e arbusti;
  • riqualificazione prati, grandi potature ecc;
  • rifacimento impianti di irrigazione, sostituzione delle siepi ecc.

Il bonus verde spetta sia hai privati che hai condomini.

E’ importante sapere però che l’acquisto e agevolato solo se si rientra in un intervento di sistemazione a verde ex novo o se c’è un radicale rinnovamento.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento e poter accedere al bonus verde bisognerà effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante.

Per qualsiasi chiarimento in merito alle detrazioni fiscali o richiesta di preventivo non esitate a contattarci, e, se l’articolo vi è piaciuto, lasciate un like sul pulsante qui sotto!