Ecobonus

Il Governo nella Legge di Stabilità ha esteso per un altro anno le detrazioni fiscali fino al 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, capannoni, uffici ecc..

Per quanto riguarda i condomini la proroga è stata estesa fino al 2021, può arrivare fino ad un limite massimo del 90%(bonus facciata) e può essere applicata anche negli alberghi.

Se le agevolazioni vengono richieste da un privato la detrazioni avverranno dall’Irpef, in caso di società, dall’Ires.

La percentuale massima di detrazione è il 65% per alcuni interventi, ma vediamo il tetto di spesa massima previsto dall’Ecobonus 2020:

€ 100.000,00 per le opere di riqualificazione energetica di edifici esistenti;
€ 60.000,00 finestre, infissi e per interventi sull’involucro di edifici esistenti, interventi su pareti;
€ 60.000,00 per la realizzazione di pannelli solari;
€ 30.000,00 in caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

Ci sono alcune modifiche che riguardano l’Ecobonus 2020, in particolare le detrazioni fiscali inerenti gli infissi e le caldaie, vediamo quali:

In caso di sostituzione di infissi e schermature la detrazioni fiscali scendono al 50%;
Mentre in caso di sostituzione di una caldaia spettano le seguenti detrazioni fiscali:

Detrazione del 65% se si installa una caldaia a condensazione in classe A contestualmente ha un sistema di termoregolazione evoluto;
Detrazione del 50% se si installa una caldaia a condensazione in classe A;
Non spettano detrazioni fiscali se si installano caldaie inferiori alla classe A.

Gli interventi che rientrano nell’Ecobonus sono:

Interventi di riqualificazione energetica, purché si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo;
Interventi su edifici esistenti, coperture, pavimenti, infissi, finestre, schermature, per quest’ultime tre voci le detrazioni fiscali scendono al 50%;
Realizzazione di impianti solari per la produzione di acqua calda sia sanitaria che tecnica, anche in ambito industriale;
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia, oppure pompe di calore ad alta efficienza, sostituzione vecchi scaldabagni con scaldacqua a pompa di calore.
Oltre alle spese relative alla fornitura dei materiali sono ammesse anche le spese per l’installazione, opere murarie e prestazioni professionali per l’ottenimento della certificazione energetica.

Le modalità restano invariate, per cui si potrà detrarre la spesa sempre in 10 anni, un volta conclusi i lavori bisognerà presentare una specifica documentazione.

Detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie

Si tratta di importanti agevolazioni che prevedono la detrazione dell’IRPEF o dell’IRES che vengono concesse quando si effettuano interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli immobili.

Le detrazioni del 50% sulle “ristrutturazioni edilizie semplici” sono state prorogate per un altro anno, e sono applicabili a molti altri interventi, tra cui l’installazione di un impianto fotovoltaico e di batterie.

Ci sarà la possibilità di cedere lo sgravio fiscale non solo alle ditte che fanno i lavori, ma anche a soggetti terzi.

Nello specifico, si possono detrarre le imposte per i seguenti interventi:

miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi);
installazione di pannelli solari;
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento;
sono detraibili anche le spese per l’acquisto di materiale per il risparmio energetico e le prestazioni professionali per l’installazione.
Bisognerà prestare particolare attenzione nei casi di interventi di riqualificazione energetica che prevedono l’installazione di pannelli solari.

Infatti, così come previsto dalle disposizioni attualmente in vigore sull’ecobonus, l’installazione dei pannelli solari deve rispettare due condizioni:

un termine minimo di garanzia (fissato in cinque anni per i pannelli e i bollitori e in due anni per gli accessori e i componenti tecnici);
la conformità alle norme UNI EN 12975 o UNI EN 12976, certificati da un organismo di un Paese dell’Unione Europea e della Svizzera.
Per richiedere l’ecobonus bisognerà munirsi di iscrizione al catasto o richiesta di accatastamento, o avere a disposizione le ricevute di pagamento delle imposte comunali Ici o Imu.

Bonus mobili

Il bonus mobili è un pacchetto di agevolazioni che consentono di beneficiare delle detrazioni IRPEF del 50% delle spese in 10 anni fino ad un massimo di 10.000,00€ per l’acquisto di nuovi arredi, mobili ed elettrodomestici.

Un requisito fondamentale è che la ristrutturazione dell’immobile non deve essere antecedente al 2018, le modalità di pagamento, secondo un comunicato dell’Agenzia dell’Entrate nella circolare 7/E/2016, avviene sempre tramite bonifico parlante, bonifico bancario o postale ordinario, carte di credito o di debito riportando l’apposita dicitura.

Ricordiamo che il bonus mobili cammina di pari passo al bonus ristrutturazioni, in quanto il primo senza il secondo non può essere utilizzato, inoltre la normativa non prevede che ci sia una correlazione fra i mobili e l’ambiente ristrutturato, pertanto sarà possibile ristrutturare il bagno e acquistare i mobili per il salone.

Quali sono le spese ammesse?

  • Mobili;
  • Grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ e A per i forni, ad esempio lavastoviglie, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugatrici, forni, piastre riscaldanti elettriche per la cottura dei cibi ecc..
  • Arredi, ad esempio tavoli, sedie, divani, illuminazione, materassi, letti, armadi ecc..
  • Arredi condominio, ad esempio appartamento del portiere, guardiole ecc..

Conto termico

Il conto termico è basato sul principio della sostituzione, è un pacchetto di agevolazioni e incentivi nati al fine di promuovere interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici già esistenti ed incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

I beneficiari possono essere:

  • Pubbliche amministrazioni (PA);
  • Soggetti privati (persone fisiche, condomini, titolari di imprese o di reddito agrario).

Per le PA gli interventi riguardano:

  • trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB);
  • installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, interventi di isolamento di muri e coperture, per l’installazione di schermature solari e caldaie a condensazione, per la sostituzione di chiusure finestrate ;
  • sostituzione dei sistemi per l’illuminazione interna con dispositivi di ultima generazione più efficienti.

Per i soggetti privati gli interventi riguardano :

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica ( sia per la climatizzazione che per la produzione di acqua calda sanitaria, condizionatori ecc..);
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa ( caldaie, termocamini a biomasse e stufe a pellet e simili );
  • Installazione di collettori solari termici e termodinamici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

Come vengono erogati gli incentivi?

Bisogna tenere in considerazione che le agevolazioni sono valide se la sostituzione avviene solo con sistemi di nuova generazione e devono essere dimensionati in funzione dei reali fabbisogni di energia termica.

Il nuovo C.T. aggiornato prevede che l’erogazione dell’incentivo per le PA e per i soggetti privati avvenga in unica soluzione per importi fino a € 5.000,00 e l’incentivo non può superare in ogni caso il 65% delle spese sostenute, e la riduzione dei tempi di pagamento che passano dai precedenti 6 mesi a circa 3 mesi.

Per importi superiori a € 5.000,00 gli incentivi verranno corrisposti dal GSE (gestore servizi energetici) in rate annuali costanti in un arco di tempo compreso tra 2 e 5 anni, a seconda della dimensione e tipologia di intervento.

Per quanto riguarda pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici le agevolazioni possono arrivare fino al 65%, mentre per le spese finalizzate alla diagnosi energetica degli edifici e per l’attestato di prestazione energetica (APE) si arriva al 100% per le PA, e al 50% per i soggetti privati.

Iper ammortamento e super ammortamento

Queste agevolazioni servono a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione.

Con la legge di bilancio 2019 vengono confermati gli iper ammortamenti, i benefici però diminuiscono rispetto l’anno precedente, la nuova revisione prevede un meccanismo di deduzione maggiorata a scaglioni, penalizzando di conseguenza gli investimenti con importi più elevati.

  • 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • 50% per gli investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni di euro.

Il comma 61 limita l’incentivo a 2,5 milioni di euro, escludendo la maggiorazione per gli investimenti eccedenti i 20 milioni.

Per poter usufruire dell’iper ammortamento gli investimenti devono essere effettuati entro il 31/12/2020, ovvero bisognerà aver versato un acconto minimo del 20% entro il 31/12/2019.

Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da poter usufruire dell’agevolazione.

La novità che riguarda invece i super ammortamenti è che saranno agevolabili gli investimenti effettuati entro il 31/06/2019, a patto che l’ordine dei materiali sia stato effettuato entro il 31/12/2018 versando un acconto minimo del 20%

Superammortamento: supervalutazione del 130% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing.

Decreto rinnovabili Fer 1

Il decreto rinnovabili Fer 1 sono delle agevolazioni che prevedono l’erogazione di incentivi alle imprese “green” a sostegno della produzione di energia elettrica di impianti alimentati con fonti rinnovabili.

La possibilità di accedere agli incentivi è valida solo per i progetti selezionati e a seguito di una procedura dì registro o asta, maggiori bonus sono per il fotovoltaico in sostituzione di coperture in eternit o amianto e per gli impianti in autoconsumo, tuttavia saranno esclusi dalle agevolazioni tutti gli impianti già oggetto di bonus per le fonti rinnovabili previsti dal D.M. 23 giugno 2016.

Chi può accedere?

Potranno accedere alle agevolazioni tutti gli impianti a fonti rinnovabili, in particolare eolico, fotovoltaico, idraulica, gas residuati dai processi di depurazione, purché rientrino nelle seguenti categorie:

  • Tutti gli impianti di nuova costruzione con potenza non superiore a 1 MW;
  • Impianti oggetto di rifacimento con potenza non superiore a 1 MW;
  • Impianti oggetto di potenziamento purché i lavori complessivi, tra il prima e il dopo potenziamento, non superino 1 MW.

In particolare, per gli impianti fotovoltaici, sono ammessi:

  • Impianti di nuova costruzioni realizzati con componenti nuovi, a partire da una potenza minima di 20 kW e fino a 100 kW verrà corrisposto un incentivo pari a 10€/MWh sulla quota di produzione netta consumata, eventualmente cumulabile con il “bonus amianto”;
  • Impianti che non violino il divieto di accesso agli incentivi statali per impianti con moduli installati a terra in zone agricole;
  • Agli impianti che verranno installati su coperture in sostituzione di eternit e amianto sarà riconosciuto un bonus, ovvero 12€/MWH su tutta l’energia prodotta.

Proroga della Nuova Sabatini

Anche quest’anno è stata prevista la proroga della Nuova Sabatini, a partire dal 07/02/2019 è possibile presentare la domanda, è uno strumento istituito dal “Decreto Legge del Fare” che agevola l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, acquisti in leasing, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.

La nuova Sabatini offre delle agevolazioni importanti anche per installare nelle PMI impianti di fotovoltaico, microeolico, cogenerazione, riscaldamento e condizionamento.

Sono ammessi anche i settori produttivi della pesca e agricoltura, esclusi invece i settori assicurativi e finanziari e tutto ciò che abbia a che fare con l’acquisto di terreni e fabbricati.

Gli investimenti che possono godere della garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese“ fino all’80% dell’ammontare del finanziamenti, con le clausole che il finanziamento non deve avere vita superiore a 5 anni, l’importo sia compreso tra i €20.000,00 e i €2.000.000,00 e che sia usato solo ed esclusivamente per coprire le spese ammissibili.

Certificati Bianchi (TEE)

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE), denominati anche certificati bianchi, sono istituiti dai Decreti del Ministro delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 20 luglio 2004. I TEE sono emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) in favore di distributori di energia elettrica e gas e società controllate dai distributori medesimi; società operanti nel settore dei servizi energetici, ESCO, imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici, purché abbiano provveduto alla nomina del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, etc., sulla base dei risparmi conseguiti e comunicati al GME dal Gestore dei Servizi Energetici –GSE S.p.A. (GSE).

 

Certificati Verdi (CV) (Incentivo“Quota System”)

Analogamente al feed in premium la produzione da FER è remunerata attraverso due componenti distinte: la vendita dell’energia e il certificato verde che attesta la produzione di un determinato quantitativo di energia da fonte rinnovabile rilasciato da un ente (GSE in Italia) direttamente ai produttori. La legge impone quindi a determinati soggetti, impegnati nella filiera dell’energia elettrica, di possedere, entro una certa data, un corrispettivo di CV proporzionale al quantitativo di energia elettrica gestita (prodotta, venduta, importata o dispacciata). I soggetti obbligati sono quindi tenuti a comprare i CV, garantendo ai produttori da FER una delle due componenti di remunerazione. L’Italia è l’unico Paese che abbia scelto come soggetti obbligati i produttori e gli importatori di energia da fonti non rinnovabili; negli altri Paesi generalmente l’obbligo è posto in capo ai venditori di energia o comunque a coloro che acquistano energia sul mercato libero.

Contributo in Conto Capitale

Aiuto economico all’investimento fornito dallo Stato ai produttori erogato con l’obiettivo di sostenere in parte la costruzione degli impianti.

Incentivo Fiscale

Diffuso, ma di limitata entità, consiste nell’esenzione totale o parziale da specificate imposte, di cui sono beneficiari i produttori o i consumatori di energia FER.

 

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Per il conto termico invece troverete tutti i dettagli qui il-conto-termico